Tute protettive: come individuare quella giusta?

Prima di iniziare un lavoro è fondamentale considerare i rischi da cui proteggersi al fine di poter scegliere il giusto abbigliamento protettivo. Possono esserci molte ragioni per trovarsi ad utilizzare delle tute protettive:

  • In circostanze normali, le tute creano una barriera, oltre la pelle, contro alcune sostanze, come i solventi, che riuscirebbero ad entrare nel corpo causando allergie, avvelenamenti, ecc.
  • In circostanze speciali, come la pandemia di Covid-19, le tute protettive sono molto efficaci grazie allo scudo che creano contro i particolati.

Le norme di riferimento

Le tute protettive sono testate secondo la norma EN 14126, che determina i requisiti di prestazione dei dispositivi protettivi contro gli agenti infettivi quali liquidi, aerosol o particolati. In particolare, i test effettuati sono 5:

  • UNI EN ISO 16603: testa la resistenza alla penetrazione di sangue e fluidi corporei;
  • UNI EN ISO 16604: verifica la resistenza alla penetrazione di agenti patogeni trasmessi dal sangue utilizzando un batteriofago;
  • UNI EN ISO 22610: per misurare la resistenza alla penetrazione microbica umida da parte di liquidi contaminati biologicamente;
  • UNI EN ISO 22611: controlla la resistenza alla penetrazione di droplets da parte di aerosol contaminati biologicamente;
  • UNI EN ISO 22612: testa la resistenza alla penetrazione di particelle solide e secche contaminate biologicamente.

I tessuti che superano uno dei suddetti test vengono certificati secondo la EN 14126. A seconda del numero dei test superati, ad ogni tuta protettiva, viene assegnata una “classe (tipo)” in base alla resistenza all’agente infettivo, oppure al tempo necessario al batterio per penetrare il tessuto. Le tute possono, inoltre, anche essere approvate, e certificate, per più di una classe o tipo. Infatti, quando una tuta è associata a più tipi significa che è adeguata a proteggere contro una più ampia varietà di pericoli e ha, dunque, soddisfatto i criteri di più test.

Il “tipo” di tute

  1. Le tute di tipo 1 sono a tenuta stagna di gas. Sono completamente sigillate, proteggendo chi le indossa da qualsiasi contaminazione chimica sotto forma di liquido o gas, nonché aerosol e particelle solide. (EN 943-1:2002; EN 943-2:2002)
  2. Le tute di tipo 2 non sono a tenuta a stagna di gas. Impediscono alla polvere, ai liquidi e ai vapori di entrare a contatto con l’operatore, ma per farlo devono mantenere una pressione positiva. (EN 943-1:2002; EN 943-2:2002)
  3. Le tute di tipo 3 garantiscono la protezione da liquidi in pressione. Sono in grado di resistere a getti di liquido forti e direzionali. (EN14605:2005 + A1:2009)
  4. Le tute di tipo 4 offrono protezione contro gli spray di liquidi. Il liquido utilizzato per testare questa tipologia, diversamente dal tipo 3, viene in contatto con la tuta utilizzando meno pressione e quindi gli viene permesso di raggrupparsi e saturare la tuta. (EN14605:2005 + A1:2009)
  5. Le tute di tipo 5 proteggono chi le indossa dalla polvere e dalle particelle secche. (EN 13982-1:2004 + A1:2010)
  6. Le tute di tipo 6, come le tute di Tipo 3 e di Tipo 4, proteggono chi le indossa da leggeri spruzzi e schizzi; tuttavia vengono testate con un getto di liquido più leggero. (EN 13034-1:2005 + A1:2009)

Come indossare le tute protettive

Quando si indossa la tuta, è necessario assicurarsi che l’area in cui ci si trova sia pulita. Successivamente, si dovranno seguire determinati passaggi:

  1. Aprire delicatamente la confezione senza danneggiare il prodotto.
  2. Ispezionare attentamente la tuta per assicurarsi che non siano presenti difetti o danni visibili come strappi o forature. Le tute protettive danneggiate non devono essere indossate e devono essere sostituite.
  3. Aprire la cerniera della tuta e posizionare per prima i piedi nelle relative sedi.
  4. Indossare la tuta, assicurandosi che copra comodamente i polsi e le caviglie. Se si tratta di una tuta con cappuccio, assicurarsi che il cappuccio aderisca perfettamente alla testa.
  5. Estrarre la carta del nastro adesivo nella zona della cerniera e fissarla alla tuta facendo attenzione a non piegarla: in questo modo si previene la permeabilità della cerniera.

Come rimuovere le tute protettive in sicurezza

  1. Rimuovere la tuta con cautela dopo l’utilizzo, soprattutto se esposta a liquidi o sostanze contaminanti.
  2. Le tute protettive vengono utilizzate per operare in condizioni estremamente pericolose e con sostanze chimiche tossiche; per questo motivo è fondamentale evitare il contatto diretto con la tuta dopo l’utilizzo.
  3. Arrotolare la tuta da lavoro verso il basso e toccare solo l’interno della tuta è il modo migliore per evitare la contaminazione.
  4. Le tute monouso non devono essere pulite nel tentativo di riutilizzarle.

Tute protettive