Diabete, se lo conosci lo contrasti

diabete

Ogni 14 novembre dal 2012 si celebra la Giornata Mondiale del Diabete. Istituita nel 1991 dall’ International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanitàin questa occasione vengono offerti gratuitamente servizi da parte di volontari e professionisti sanitari, in circa 500 città in tutta Italia.

È infatti possibile trovare gazebo e banchetti informativi dove è possibile sottoporsi a test che valutano il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni.

Il diabete, detto anche diabete mellito, è una patologia che se non curata porta all’iperglicemia, ovvero a un eccesso di zuccheri nel sangue. Può essere di tipo 1, di tipo 2gestazionale o anche intermedio fra il tipo 1 e il tipo 2, come il Lada e il Mody o il diabete secondario.

Il diabete di tipo 2

La forma più frequente nella popolazione è il diabete di tipo 2, che si manifesta generalmente dopo i 40 anni, colpendo spesso chi è in sovrappeso. Molto lentamente, in assenza di sintomi, il soggetto perde la capacità di controllare l’equilibrio della sua glicemia.

Questo tipo di diabete, detto anche dell’anziano o alimentare (distinto anche con le sigle DM2 o T2DM), è la forma di diabete più diffusa in Italia: delle 3,5 milioni di persone con diabete diagnosticato (6,2% della popolazione), oltre il 90% è di tipo 2. Inoltre sono circa 1 milione le persone con diabete tipo 2 non diagnosticato (1,6% della popolazione) e 3,6 milioni (6,2% della popolazione) quelle con un’alterazione dei valori della glicemia tali da configurare un alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

In pratica oggi oltre il 10% della popolazione italiana ha difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia (scopri qui come mantenere sotto controllo la glicemia).

Il diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 è invece è dovuto a una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l’insulina. Chi ne è colpito è costretto ad assumere insulina dall’esterno, necessaria per far entrare il glucosio nelle cellule.

Questo tipo di diabete emerge solitamente in età pediatrica e, per quanto impattante, può oggi essere gestito senza precludere alcun tipo di attività.

Quello che risulta essere fondamentale è la misurazione costante della glicemia, i cui valori servono per assumere una determinata dose di insulina, fare o non fare dell’esercizio fisico, mangiare o meno sostanze con carboidrati.

Il diabete gestazionale

Il diabete gestionale è una forma temporanea di diabete, che può colpire le donne in gravidanza che dal secondo trimestre di gestazione non riescono a tenere sotto controllo la glicemia.

Questo tipo di diabete sembra scomparire dopo il parto. È chiamato anche diabete gravidico o GDM.

Fattori di rischio e crescita del diabete in Italia

Come scritto in precedenza, in Italia cresce velocemente il numero di persone affette da diabete di tipo 2. La crescita è dovuta soprattutto alla modifica quantitativa e qualitativa dell’alimentazione e al minor dispendio energetico.

Si mangia peggio e ci si muove meno per via di lavori che richiedono meno fatica, con il sovrappeso o l’obesità che si configurano tra i principali fattori di rischio.

Prevenire e controllare il diabete

Il diabete è una condizione cronica dalla quale non si può guarire, ma  può essere gestito grazie alla costante misurazione della glicemia (concentrazione di zucchero nel sangue).

Se per chi è affetto da diabete di tipo 1 si dovrà assumere quotidianamente insulina dall’esterno attraverso iniezioni o con un microinfusore, chi è colpito da diabete di tipo 2 ha come obiettivo quello di  ridurre l’insulinoresistenza e a rallentare l’evoluzione del diabete stesso.

Nei soggetti con diabete di tipo 2, infatti, la capacità di produrre insulina non viene subito persa. In una prima fase l’organismo riduce la sua capacità di utilizzare l’insulina prodotta (insulinoresistenza). Il pancreas, che inizialmente compensa il fenomeno aumentando la quantità di insulina, perde gradualmente la sua capacità di produzione.

Per contrastare il diabete di tipo 2 occorre allora migliorare le abitudini di vita: ridurre la sedentarietà, aumentare l’esercizio fisico, ridurre la quantità di calorie in generale e di grassi animali in particolare. A questo si può aggiungere una terapia farmacologica prescritta dal proprio medico curante e svolta attraverso l’assunzione quotidiana per lunghi periodi o a vita di determinate classi di farmaci.

L’esigenza per le persone è allora quella di misurare la glicemia nel modo più rapido e semplice possibile, in qualsiasi luogo e momento. Per questo abbiamo messo a disposizione su MedicoShop i migliori strumenti di misurazione per tenere sempre sotto controllo i valori di glicemia.

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